La Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione è una Congregazione sgorgata dal cuore di Padre Luigi Monti, beatificato il 9 novembre 2003 da Papa Giovanni Paolo II.
È un ente ecclesiastico civilmente riconosciuto no profit fondato nel 1857, che opera in diverse regioni italiane e appartiene a un ente più ampio diffuso in 20 Paesi del mondo; presso la città di Polistena (RC) espleta già dal 1934 la sua attività con minori "in difficoltà" mediante la “Comunità Luigi Monti”.
I Religiosi formano una Congregazione religiosa (in sigla CFIC) di diritto pontificio, fondata da Luigi Maria Monti, che ha lo scopo di testimoniare l’amore di Cristo per gli uomini, dedicandosi alla cura degli infermi e alla educazione della gioventù orfana, abbandonata e bisognosa di assistenza.
La Congregazione attua l'assistenza ospedaliera in senso completo con religiosi medici, infermieri, tecnici delle varie specialità e cappellani, ma accetta anche la prestazione parziale in particolari settori dell'attività ospedaliera. La cura degl'infermi si rivolge ad ogni forma di sofferenza.
L'attività educativa della Congregazione viene attuata con la migliore completezza formativa e organizzativa per mezzo di religiosi preparati
all'educazione e all'insegnamento. Anche in questa attività la testimonianza del Fondatore, il Beato Luigi Monti è stata
illuminante per tutti, religiosi e collaboratori laici:
“L'Opera educativa abbia una struttura ambientale e organizzativa adatta ai tempi, ai luoghi e aggiornata ai criteri e metodi suggeriti dal progresso della
pedagogia e della psicologia”.
“Elemento caratteristico di un'azione educativa è dar vita ad un ambiente permeato dallo spirito evangelico di libertà e carità, allo scopo di realizzare
un'educazione di tipo familiare.
I Fratelli educatori custodiscano i giovani loro affidati come un deposito santo e prezioso, li amino trattandoli con rispetto e gentilezza. Si dedichino alla loro educazione con impegno studiandosi
di formare gli alunni al senso religioso della vita e alla pratica delle virtù umane, sociali e cristiane”.
“I Fratelli dediti all'educazione e all'insegnamento si preparino alla loro missione per essere forniti di scienza e ampiamente esperti nell'arte pedagogica più
aggiornata. Uniti tra loro e con gli alunni dal vincolo della carità e ricchi di spirito apostolico, diano testimonianza sia con la vita sia con la dottrina all'unico Maestro, che è
Cristo”.
“I fanciulli e i giovani devono essere aiutati a sviluppare armoniosamente le loro capacità fisiche, morali e intellettuali, ad acquistare gradualmente un più maturo
senso di responsabilità nella ricerca della vera libertà. Devono anche ricevere man mano che cresce la loro età una positiva e prudente educazione sessuale”.
“I giovani siano avviati alla vita sociale in modo che, forniti dei mezzi ad essa necessari e adeguati, possano attivamente inserirsi nelle diverse sfere dell'umana convivenza, siano disponibili al dialogo con gli altri e contribuiscano all'incremento del bene comune”.
SE PENSIAMO CHE QUESTE RIFLESSIONI RISALGONO AL 1890, POSSIAMO ATTRIBUIRE LORO UN VALORE IMPORTANTE!