BEATO 

LUIGI MARIA MONTI

Fondatore dei Figli dell'Immacolata Concezione

 

Il Beato Luigi Maria Monti, è una splendida figura di consacrato laico, di religioso, di apostolo della carità, che l'ardente amore per la Vergine Immacolata condusse a servire in modo eroico Cristo nei giovani, nei poveri e nei sofferenti’ (Giovanni Paolo II).

 

Egli nacque a Bovisio Masciago nell’alto milanese, il 24 luglio 1825. In gioventù decise di consacrarsi a Dio, e cominciò a radunare attorno a sé alcuni coetanei, artigiani e contadini, realizzando nella sua bottega di falegname un oratorio serale per formare una comunità di fede, chiamata dalla gente ‘La Compagnia dei Frati’. Essa divenne fermento spirituale per l’azione benefica che svolse in favore dei poveri e dei malati del paese. Luigi lavorò poi da apprendista falegname a Cesano Maderno (MI) ove incontrò don Luigi Dossi, che divenne sua guida per un lungo tempo della sua vita.

 

La ‘Compagnia’ fu denunciata alle autorità austriache, con calunnie di cospirazione politica. Il Lombardo-Veneto era allora soggetto all’Austria. Il Monti e quindici suoi compagni furono incarcerati per 72 giorni a Desio. Prosciolti per infondatezza dell’accusa, il Monti si impegnò ancor di più, come laico consacrato, a dedicare il suo tempo alla gioventù.

 

Nel 1851 entrò nella Congregazione dei Figli di Maria, fondata dal Ven. Ludovico Pavoni per educare la gioventù bisognosa; si dedicò anche allo studio della piccola chirurgia e della farmacia e nel 1855 si mise a servizio dei malati di colera come infermiere volontario nel lazzaretto di Brescia, dando prova di eroica carità.

 

Nel 1857 per mandato del suo direttore spirituale si recò a Roma, nell’ospedale di Santo Spirito, per fondare una Congregazione rivolta all’assistenza ospedaliera ed all’educazione dei ragazzi bisognosi. Questa si diffuse prima in Roma e poi nell’alto Lazio: Orte, Civita Castellana, Nepi e Capranica.
Il Monti, infermiere, non smise di studiare e di apprendere l’arte medica. A completamento della sua esperienza e dei suoi studi, ottenne dall’Università di Roma il titolo accademico di ‘flebotomo’, con facoltà di interventi anche in campo odontoiatrico.
Nell’ospedale civile di Orte (VT), operò per circa dieci anni lasciando una testimonianza di donazione di sé e di alta professionalità, manifestando doti straordinarie di organizzatore, in favore di ogni ceto sociale.

 

Nel 1886 si riportò a Saronno (VA), in Lombardia, ove sviluppò la sua vocazione giovanile di educatore: accolse orfani di padre e di madre, e per essi organizzò scuole professionali. La Casa di Saronno divenne un ‘laboratorio educativo’, nel quale ogni ragazzo poteva crescere e sviluppare le proprie capacità, fino a raggiungere la maturità e l’autonomia personale, per ben inserirsi nella società.


Il Ven. Luigi Monti spese le sue ultime energie umane e spirituali nel formare i suoi religiosi più giovani, perché acquisissero il suo spirito e le competenze atte a rispondere al bisogno profondo dell’uomo in difficoltà di sentirsi accolto e curato.

 

Trascorse i suoi ultimi giorni di vita a Saronno dove si spense il 1° ottobre 1900. Qui sono conservate le sue spoglie mortali, nell’istituto che ha preso da lui il nome.

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